giovedì 21 aprile 2011

Buuum

Sembra che l'Italia, a sèguito del tragico evento di Fukushima, viri la propria rotta verso le energie rinnovabili (sic!). Beato quel Paese che non ha bisogno di eventi tragici per cambiare rotta. Mi viene dunque da pensare che per auspicare un miglioramento della "situazione italiana" ci vorrebbero delle stragi di mafia per capire che il Paese è governato capillarmente nel sottobosco; ci vorrebbero dei processi ad una generazione politica per capire che chi dirige l'Italia è marcio; ci vorrebbero dei fallimenti di grandi aziende per capire che l'economia di mercato ha un'alternativa; ci vorrebbero i giovani morti sulle strade il sabato sera per riformare culturalmente i nostri ragazzi; ci vorrebbero le piazze piene di studenti per capire che la riforma scolastica li dovrebbe quantomeno includere; ci vorrebbero i morti sul lavoro per capire il dramma della sicurezza; ci vorrebbero migliaia di precari per capire che le nuove generazioni non cresceranno mai. Bisogna togliere il piede dallo Stivale per vedere il calzino bucato e sentirne la puzza?

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